sabato 4 ottobre 2008

SAN FRANCESCO "L'AMANTISSIMO"

Sta mattina l'amico frate che celebrava la Messa di Francesco ha detto che in oriente Francesco viene chiamato l'Amantissimo...che cosa bella! Sì amantissimo della vita, di tutto, delle persone, una per una, di ogni fiore, di ogni albero, di ogni cosa nella sua singolarità...tutto abbracciato da un Amore che tutto comprende.
Un uomo che ha vissuto, che poteva dire come Neruda con la frase che amo tanto: 
"Confesso che ho vissuto"! 
Che appoggiato nudo sulla terra nuda era come "quel mazzo di fiori gialli" in cui, sempre Neruda, voleva trasformarsi, polvere di cellule tenute insieme dalla Luce.
Amantissimo come le due "donne di cui conosceva gli occhi" che in questo bellissimo dipinto di Giotto si chinano su di lui, certo devastate dal dolore, povera Chiara e povera Jacopa, perchè amare vuole dire tutto, anche soffrire in ogni cellula, così come gioire in ogni cellula...bruciare di fuoco, mai essere tiepidi, giocarsi tutto in un attimo come la farfalla che si accosta al fuoco nel racconto Sufi e poi...danzare...danzare la vita e lasciare che ci porti dove dobbiamo andare, senza paura, fosse anche perchè dobbiamo buttare tutto per ricominciare....
Senza paura....questa è la cosa più difficile, lo è per me, riuscire a non essere schiavi delle proprie paure, liberi...
non so per voi ma per me rinunciare a tante cose non è poi così difficile, rinunciare alle mie paure lo è. 
Buona giornata di libertà a tutti voi, buon "vuoto dalle paure"...perchè perderle vuole dire stare sopesi sul vuoto...
un'altro amico di un tempo mi disse: 
"Se alla maggioranza delle persone togli il dolore non sanno come vivere"
...credo sia vero....rinunciarci e vedere quel che succede...credo che Francesco facesse così.
Ciao carissimi un grande abbraccio 

5 commenti:

diego ha detto...

... dioincidenze... oggi ricorrenza di una morte che non porta tristezza ricevo in sucessione la telefonata di angela poi un toccante e delicato messaggio del frate menzionato nel blog e infine un messaggio dell' amica pellegrina graziella che ancor dolorante per i postumi del cammino è toccata da una grande gioia, sarà nonna!! credo di non meritare tanto... grazie francesco

Ana Lucia Mattiolli Noceti ha detto...

Cara Angela....

...Che appoggiato nudo sulla terra nuda era come "quel mazzo di fiori gialli" in cui, sempre Neruda, voleva trasformarsi, polvere di cellule tenute insieme dalla Luce..

Penso i sinto che e' per questo che quando stiamo a camminare sulla terra di Assisi possiamo sentire la energia di Francesco tanti forti che a me fa piangere di felititta'...un giorno con molta Pace e bene a tutti voi...

Angela Seracchioli pellegrina ha detto...

grazie dolci pellegrini Diego e Ana Lucia i vostri messaggi sono un regalo per me! un abbraccio grande

Oriano ha detto...

Angela tu sai dipingere con i pennelli ma anche con le parole. Guardando l'immagine del dipinto e leggendo le tue parole mi sono sentito catapultato dentro quella scena, confuso tra i tanti personaggi che impotenti e spettatori assitevano al transito di Francesco..... poi lo squillo del cellulare mi ha riportato sulla terra .....
Ciao Angela e "buen camino siempre"
Oriano

Francesco ha detto...

Angela!!
Ti ho scritto una mail....

Francesco, da Bari