lunedì 5 gennaio 2009

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GERUSALEMME (Reuters) - di Angus MacSwan

La gente a Gaza ha disperato bisogno di cibo e forniture mediche, ma l'offensiva israeliana rende difficile l'intervento delle agenzie umanitarie.
Il gelo si aggiunge ai problemi dei bambini coinvolti nel conflitto. E i sacchi per le vittime scarseggiano.
"La situazione a Gaza da quando le forze di difesa israeliane hanno lanciato l'offensiva di terra sabato notte è diventata caotica ed estremamente pericolosa", ha detto il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) in un rapporto sulla situazione.
I raid aerei hanno danneggiato ospedali, sistemi di rifornimento idrico, edifici governativi e moschee ma è difficile per lo staff della Croce Rossa portare aiuto alla popolazione.
Circa 530 palestinesi sono stati uccisi, un quarto dei quali civili, da quando Israele ha lanciato l'offensiva il 27 dicembre per bloccare i lanci di razzi di Hamas da Gaza sul territorio israeliano.
Le truppe di terra hanno invaso l'enclave, che ospita 1,5 milioni di palestinesi, nella notte di sabato dopo una settimana di bombardamenti via aria e via mare.
Gli ospedali sono stati presi d'assalto dai palestinesi feriti, ha detto il Cicr.
C'è forte necessità di rifornimenti, inclusi antidolorifici e anestetici ma anche di lenzuola e sacchi per avvolgere i cadaveri.
Gli ospedali fanno affidamento sui generatori a causa dei danni al sistema elettrico, ma il loro funzionamento non è assicurato a lungo.
Una equipe chirurgica del Cicr dovrebbe raggiungere Gaza oggi per aiutare i chirurghi dopo aver aspettato per diversi giorni a Gerusalemme un'autorizzazione dalle autorità israeliane.
"Siamo seriamente preoccupati per le notizie che riceviamo di vittime civili e di danni a obiettivi civili", ha detto Pierre Wettach, responsabile del Cicr per Israele e i territori palestinesi.
Tre paramedici e tre medici sono stati uccisi finora e aerei hanno bombardato una Unità di cura a Gaza City e distrutto quattro ambulanze, secondo quanto riferito da medici palestinesi.
La Mezzaluna Rossa palestinese ha detto che i combattimenti impediscono al personale del pronto soccorso di rispondere a molte chiamate.
Ieri, una donna incinta a Zeitoun, nella parte settentrionale di Gaza, è stata portata in ospedale su un carretto trainato da un mulo ma non è arrivata in tempo. Il bambino è nato morto e la donna ha subito una lesione all'utero.
Il personale di Save the Children ha iniziato a consegnare aiuti alimentari alle famiglie ieri ma gli attacchi via aria e via terra hanno reso il compito molto pericoloso, secondo quanto segnalato dall'agenzia in un comunicato.
"La situazione ha raggiunto un livello critico per i bambini che sono esposti a violenza, paura e incertezza", ha detto Annie Foster, responsabile del team di pronto soccorso di Save the Children.
Alcune famiglie hanno paura di lasciare le loro case mentre altri sono costretti a fuggire.
Il freddo dell'inverno è un ulteriore pericolo per i bambini, ora che i blackout lasciano le case senza riscaldamento.
"Le famiglie devono lasciare le finestre aperte di notte per evitare che vadano in pezzi per l'onda d'urto delle bombe o per i detriti volanti. Questo significa che i bambini, in gran parte poveri e malnutriti, stanno trascorrendo la notte esposti a tutto questo", ha detto Foster.
Israele ha accusato Hamas di nascondersi tra i civili e di usare siti come moschee e scuole come postazioni militari. Alcuni furgoni con cibo e carburante sono stati lasciati entrare nell'enclave isolata.
Almeno tre bambini figurano tra una dozzina di civili palestinesi uccisi oggi. Da quando sono iniziati gli scontri, sono stati uccisi 59 bambini, secondo quanto riferiscono fonti sanitarie palestinesi.

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