mercoledì 18 marzo 2009

AL KAMANDJATI NEL CUORE...a Jennin gli hanno dato fuoco...

Carissimi, ho appena ricevuto questa brutta notizia che vi riporto qui sotto...è nel mi cuore la bellezza di quella piccola scuola di musica visitata in un giorno di sole...nella tragica Jenin...alle porte di quel campo profughi dove un giorno morirono a migliaiai schiacciati dai booldozers....quella scuola è la BELLEZZA, LA MUSICA, L'ARTE PER QUEI BAMBINI CHE CONOSCONO SOLO L'ORRORE. Ricordo il loro impegno, la loro voglia di imparare a suonare uno strumento...quegli occhioni neri fissi su gli spartiti...
Non faccio fatica ad immaginare chi possa aver dato fuoco alla scuola...per loro quei bambini sono bestie, per chi ha dato fuoco alla scuola è solo un altro modo di schiacciarli...per quei bambini è perdere una speranza di vita...che non è solo mangiare uno scarso cibo o vivere in case che da un momento all'altro potrebbero essere distrutte e sono a casa loro, in Palestina!
Che possiamo fare per loro? Forse nulla...forse solo tenerli nel cuore, pregare perchè come il campo profughi è rinato dalle macerie anche quella scuoletta della bellezza rinasca.
Digitate AL KAMANDJATI (il violinista vuole dire) e guardate che bella cosa è, troppo bella perchè muoia!
Cari Amici, l’associazione Al Kamandjati vi informa che è successa una catastrofe : il nostro centro di musica a Jenin è stato incendiato ieri, durante la notte. Non conosciamo ancora chi siano gli autori né la causa di questo crimine, ma il fatto è che sino ad ora il centro accoglieva 80 bambini che imparavano a suonare il violino, il violoncello, il flauto, la tromba, il trombone, il piano, la chitarra, l’oud, le percussioni, il canto, la musica d’ensemble orientale e il solfeggio, ed ora essi si trovano privati del loro diritto di imparare musica a Jenin. Questi bambini provengono dal campo di rifugiati di Jenin, dalla città di Jenin, dai villaggi di Zababde, Tubas, Barkin, Jalama, Aarabeh, Fakua’a …. Questo è un crimine contro l’umanità, contro il diritto all’educazione e alla cultura dei bambini palestinesi e della società. Ma questi atti non ci impediranno di continuare il nostro lavoro, poiché la musica raggiunge e fa crescere le anime e gli spiriti, non ciò che è materiale.




2 commenti:

garengsphotography ha detto...

Italiano nomero uno ...
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Unknown ha detto...

Ciao Angela! sono Alfonso ancora a Gerusalemme per un altro servizio di volontariato, non so cosa si potra' fare per i bambini di Jennin
ma passero' la voce sperando nella provvidenza, ti chiedo in cambio di sollecitare tutti i tuoi lettori a firmare la lettera a Benedetto XVI in favore dei palestinesi, cristiani in particolare, che trovi nel sito
http://www.firmiamo.it/nondimentichiletterabenedettoxvi
Grazie e un abbraccio. Alfonso.