domenica 6 febbraio 2011

cosa centrano le Dolomiti ?! e...il camminare sul Corriere della Sera

è mattina presto e ho appena accompagnato la cara amica Norma di San Martino di Castrozza alla sua corriera carica di un coro alpino...5 anni e più che non ci vedevamo e...eccola qui ad Assisi arrivata quando stavo anch'io arrivando ma da sud. Quanti ricordi! Che voglia di montagne! Ieri sono stata con lei e con tutti i trentini arrivati qui perchè è il loro anno, è il Trentino che ha portato l'olio per Francesco e così, fra le tante manifestazioni, c'è stata la messa a San Francesco con i cori...che magone! Ebbene sì, se già non lo sapevo il mio più grosso mozzicone di radice è lassù...a occhi chiusi mentre il coro cantava rivedevo la salita, il sentiero verso la Val di Roda, quel prato sospeso fra le rocce dove vorrei essere sparsa per dare alimento alle genziane e alle stelle alpine che là regnano...sentivo il profumo della roccia, vedevo l'inclinarsi nel vento dei papaveri gialli e leggerissimi d'alta quota, rivedevo le mie traversate dell'altipiano all'alba quando, lavorando al rifugio Rosetta, andavo qualche volta a dormire al rifugio Pradidali e per essere al lavoro alle 8 partivo appena faceva giorno e la montagna era tutta solo per me...le mie montagne!...laggiù nel fondo del cuore, lasciate solo perchè qui mi chiamava un lavoro da compiere ma che mai avrei lasciato per nessun'altra ragione. Le montagne non sono pezzi di roccia, sono di più, sono vive, palpitanti si animano con improvvisi guizzi di giochi di luci, appaiono come sogni fra le nubi, si lasciano accarezzare quando arrampichi i loro fianchi, nei momenti più magici sono loro che ti spingono su non tu che le sali e poi, in vetta, non c'è più niente da salire e sopra di te c'è solo il cielo, immenso, di un blu quasi nero e potresti volare se solo avessi fede che le tue braccia sono ali...
NOTIZIA DA NON PERDERE: COMPRATE OGGI IL CORRIERE DELLA SERA, IL NOSTRO CARO AMICO ALESSANDRO CANNAVO' HA SCRITTO UN ARTICOLO SUL CAMMINARE...aspetto solo di accompagnare Marisa al treno per andarmi a prendere il giornale...poi, con calma, tornerò a casa per dirvi tutte le belle cose che sono successe in Molise e mettermi al lavoro sulla guida che, per quel che mi riguarda, è ai suoi ultimi colpi poi...le Terre di Mezzo che sono già al lavoro avranno da fare la loro impegnativa parte...e poi la Ruah a cui pensare...e le Dolomiti ridivengono lontane...ma un giorno ci tornerò e da loro partirò nuovamente con quello strappo nel cuore che sentii 5 anni fa...girai lo specchietto retrovisore, non volevo vederle sparire alle mie spalle, lassù ci sarà sempre il mio cuore e quel prato solitario forse un giorno mi accoglierà per sempre...un mucchietto di cenere ricco di minerali perchè una genziana possa suonare la sua tromba silenziosa in un'alba gloriosa...
aggiunta dopo aver letto l'articolo di Alessandro e averlo chiamato...
non vi perdete assolutamente questo articolo, è bellissimo! E ha anche tanti spunti di lettura spaziando da Gandhi a Nietzsche a Gesù e a quel magnifico libro di Bobin che è l'"Uomo che cammina" veramente da leggere e conservare e allora, dopo averglielo detto per telefono: "Grazie Alessandro giornalista con l'anima e gli scarponi!"... e ora mi accingo a scrivere il post su la nostra andata in Molise, chiudo questo e ricomincio

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