venerdì 22 aprile 2011

...la mia prima Pasqua ad Assisi senza ostello...

...e senza pastiere preparate con cura, tante, per chi rimaneva solo fino a domenica mattina o, come un anno, per chi rimaneva solo il venerdì e così all'ostello la Pasqua si festeggiva per giorni...pare strano...
oggi mi ha chiamato Dieter il musicista pellegrino che tutti gli anni organizza un cammino di tedeschi canterini che, alla fine dei 7 giorni, sono divenuti un coro. Così sono andata a trovarli all'Ostello della Pace e i proprietari, cari amici, mi hanno invitato a cena e il gruppo tedesco ha cantato la preghiera che tutti gli anni eccheggiava alla Perfetta Letizia, mi ha commosso, era bello risentirla ed era strano sedere a tavola ed essere servita tanto che quando ho visto che si erano dimenticati di portare il pane, mi sono alzata e mi sono messa a servirlo...domani, tempo permettendo, verrano a casa mia e, sul prato, canteranno, è dolce e anche un pò malinconico per me, è un'altra vita che non conosco qui perchè, qui, da subito iniziai con l'ostello...anche se devo dire, mi porto addosso così tanta stanchezza pregressa che un pò di riposo non mi fa male...ma ogni telefonata per l'ostello a cui devo rispondere: "L'ostello è chiuso...per quest'anno non c'è...in futuro..." beh mi fa male, perchè al posto della Perfetta Letizia non c'è nulla, è tornato ad essere un buco vuoto e nessuno lo riempirà di fiori e nessuno lì canterà...è solo un vuoto senza senso.
Bando alle malinconie!! Qui da me, vi dicevo c'è un papà che cerca il figlio...lo cerca perchè non dà più notizie da un mese...è un giovane uomo un pò disturbato, con problemi dove il problema più grosso pare essere il suo "senso del peccato" mannaggia! Cammina perchè si sente pieno di peccati e non ne viene fuori...oggi sono andata a prendere il papà che ora è in Assisi, abbiamo parlato per ore...buona famiglia, molto Cattolica...forse troppo...abbiamo parlato tanto di cose da Venerdì Santo, ed è saltato fuori il solito ritornello quello che Gesù è morto per i nostri peccati...ovviamente è troppo lungo e complesso trascrivere qui quello che ci siamo detti, lui è una cara persona, ma mi domando quanto di questa "pazzia" del figlio non sia dovuto ad un'educazione piena del senso del peccato...di questa croce opprimente che invece di liberare pesa come un macigno....prima di riportarlo ad Assisi per i riti delle 3 del pomeriggio gli ho detto quello che per me è importante, quello che è Gesù per me...in altri tempi non avrei scampato il rogo, gli ho detto che per me la più bella rappresentazione di Gesù è quella del Pantocatore, del Maestro, del Mastro di vita, di quello che ti indica la strada dell' Amore...tutto il resto non mi interessa e nei suoi insegnamenti c'è solo gioia, libertà, bellezza, compassione, misericordia e pure accettazione del dolore, ma non certo ricerca del dolore per trovare Dio, nemmeno Lui l'ha cercato, l'ha accettato e trasformato, è diverso...e di peccato e di senso di colpa...manco l'ombra...e non riesco a capire da dove sia saltato fuori, o meglio, lo capisco storicamente ma non lo accetto, è una trasformazione posteriore o precedente, una mala interpretazione del Bibbia e dello stesso Vangelo...mah, quanta sofferenza ha portato tutto ciò! Anche la sofferenza di un papà devoto che ha dato un appuntamento via internet ad un figlio che non risponde da un mese e che spera che accada, spera che lui arrivi qui...l'ho lasciato al parcheggio sotto la Basilica dicendo: "Francesco fa miracoli strani, non eclatanti ma grandi...vedrai che arriva!" Lo spero con tutto il cuore, sarebbe una gran bella Pasqua per loro e anche per me...poi ho guidato in giro guardando la gente, sperando di poter fermarmi e dire: "Sei ....?...papà ti aspetta", non l'ho visto ma c'è ancora tempo...ma non c'è l'ostello dove lui avrebbe, per caso, potuto arrivare...chi l'ha chiuso si renderà mai conto del dolore che sta causando? Delle opportunità d'Amore che ha negato? Forse no, poveretti, poveri, veramente poveri e non nel senso di Francesco...non sanno quello che hanno fatto...come tutti coloro che uccidono l'Amore.

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