venerdì 10 giugno 2011

Pentecoste...l'acqua...i referendum















da Genova l'appello di don Paolo Farinella....trascrivo qui l'ultima parte di un lungo messaggio che mi è arrivato in email.

Il giorno di Pentecoste (12/13 giugno 2011):

ALLE URNE CON LO SPIRITO SANTO, SIMBOLEGGIATO DALL’ACQUA

L’ULTIMO URLO DI DEMOCRAZIA
Il referendum è valido se raggiunge il «quorum» dei votanti: 25 milioni di elettori + 1.
E’ necessaria la nostra mobilitazione e possiamo riuscire perché da soli, senza aiuto di tv e di giornali
abbiamo raccolto quasi un 1 milione e mezzo di firme per i 2 referendum sull’acqua.
Un mio amico di Colonia mi dice che i voti all’estero non sono raccolti dai consolati/ambasciate, ma
devono essere spediti per posta ordinaria in Italia al ministero degli esteri (Frattini dry).
Si capisce perché le poste sono boicottate in tutta Italia:
non fare arrivare in tempo i voti degli Italiani all’estero: hanno PAURA!
FACCIAMOGLI PRENDERE 4 VOLTE TERRORE E SPAVENTO

E DA UN'ALTRO DON...TONIO DELL'OLIO (carissima persona che mi presentò in una mia serata alla Cittadella sul senso del viaggiare e che da allora seguo con piacere perchè stimo molto)

Nella logica delle cose, se ci sono dei referendum e ci sono i
relativi comitati che si sono impegnati a raccogliere le firme e a
promuoverne le ragioni, sono essi i più titolati a sostenerne le
ragioni pubblicamente. È davvero curioso in questi giorni assistere a
programmi che da Ballarò ad Anno Zero, dai tiggì a Linea Notte del
TG3, danno la parola esclusivamente ai rappresentanti dei partiti. Un
segno francamente inquietante che rivela come funziona l’informazione
in Italia e quale considerazione ricevono gli strumenti della
democrazia. Sarebbe come invitare un agronomo a parlare delle
relazioni diplomatiche del nostro Paese con la Birmania e un filosofo
della morale a giudicare la ricetta dei ravioli in brodo di carne. C’è
la volontà di boicottare l’appuntamento di domenica con la democrazia
oppure la convinzione che solo i rappresentanti più autorevoli delle
forze politiche conoscono tutti i temi e ne possono trattare? Una par
condicio di facciata che, per essere davvero corretta dovrebbe aprire
i microfoni ai comitati del Si e del No e invece lascia che bisticcino
negli studi televisivi personaggi che devono giustificare le proprie
posizioni del presente e del passato in materia di privatizzazione
dell’acqua, di nucleare e di uguaglianza davanti alla legge. Anche per
queste ragioni io domenica vado a votare.

http://www.peacelink.it/mosaico/a/34132.html


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