sabato 6 agosto 2011

Assisi è piena di case...


"Che scoperta, è una città!" Direte voi, intendo case che potrebbero divenire la Ruah...larghe, strette, lunghe e corte, in rovina o messe bene, chiuse "per sempre" o forse con qualche possibilità...una città piena di case!
Oggi, in questo momento in cui spira un refolo di vento della possibilità, ne ho viste tante assieme ad amici pellegrini che non mi lasceranno sola in questa ricerca! E questo è quello che più conta per una "Donna Chisciotta" come me così stanca di battaglie contro i mulini a vento!
Ieri notte non dormivo, un poco avvilita dopo un Vespro a San Damiano vissuto con le due pellegrine ungheresi che sono qui da me...era stata una mia scelta portarle al Vespro e per loro è stato bellissimo...a me ha fatto venire in mente tanti momenti bellissimi vissuti in quel luogo magico e...tanta malinconia che, che lo voglia o no, quel "mio Luogo" ora mi mette addosso. Mentre me ne stavo lì ad occhi chiusi, mi è venuta in mente una frase di Santa Chiara in una delle magnifiche lettere scritte da lei a Santa Agnese di Boemia, nella terza Chiara le scrive: "Non ti avvolga nebbia di amarezza..." quante il Papa ne ha fatte passare a queste due creature fantastiche che nessun uomo dell'istiuzione mai capirà, né allora né ora...visto che Chiara resta la grande assente anche qui ed ora, ad Assisi! (800 anni dalla Sua conversione e il tutto si riduce ad uno striscione attaccato sulla facciata di Santa Maria degli Angeli!)
Io non mi paragono ma capisco bene cosa sia la "nebbia di amarezza" che ti avvolge nascondendo e annullando tutto ciò che è stato bello...e proprio lì, dove Chiara scriveva la lettera, le sue parole parevano dirette a me, seduta nel solito banco, avvolta in questa nebbia intrisa di rabbia e di dolore pensando a tutto quello che si sarebbe potuto fare se solo si fosse capito il dono che questo Cammino, che l'ostello portava al mondo francescano e alla città tutta...
Sì è passato, io e voi siamo oltre, ma resta, per me, il non poter più andare nell'amatissima chiesina senza che le ferite si riaprano inquinando il presente e facendomi passare ore ad occhi spalancati mentre, al piano di sotto pellegrine di oggi dormono serene, facendomi perdere tempo a pensare a tutto quello che avrebbe potuto essere se solo si fosse capito...
Sta mattina, con il sole, anche se troppo caldo per i miei gusti alpini, la nebbia se ne è andata sciolta da questi incontri, da queste nuove amicizie pellegrine che stanno nascendo piene di speranze e di progetti...non andrò più a San Damiano e...andrò avanti avvolta da queste speranze e da questo fattivo aiuto che è di oggi, ed è OGGI che conta, grazie Chiara!

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