mercoledì 31 agosto 2011

la Roccia di Michele, Skelling Michael...

con Dieter ci siamo scritti a proposito del corso di canto alla Romita, se non lo avete ancora fatto vi invito a guardare nel sito, sarà una cosa fantastica! E mi ha raccontato di aver tentato di visitare questo luogo fantastico in Irlanda ma di non esserci riuscito perchè le onde erano così alte che la barca non è riuscita ad attraccare e così mi ha mandato la pagina di Wikipedia che parla del luogo sapendo della mia "Mania per i luoghi micaelici"
Non è fantastico! Ah come mi mancano le luci dei mari nordici! Per 3 volte ho fatto, una volta con mia mamma, tanto tempo fa, la prima parte del Costal Path in Cornovaglia, allora si poteva camminare solo lungo le scogliere della punta estrema della Cornovalia ora si può continuare lungo tutta la costa del Galles...ma mai mi dimenticherò il vento, la potenza dell'Oceano, le scogliere a picco con i ruscelli che si lanciavano giù dopo aver percorso, nei loro ultimi metri di corsa, i verdissimi prati sommitali, la luce tagliente, la birra bevuta in piccoli pubs a picco sul mare... Io non amo le spiagge, neanche quelle tropicali, soffro il caldo, ma il mare del nord mi piace da impazzire!
Incollo qui sotto una parte di quello che Wikipedia dice di questo scoglio con un monastero sopra...chissà che un giorno non ci possa andare!
















Skellig Michael (dal gaelico irlandese: Sceilig Mhichíl, che significa "roccia di Michele") o anche Grande Skellig (Great Skellig), è l'isolotto più grande delle due isole Skellig. Situato a circa 17 km dalle coste del Kerry, è un luogo di notevole importanza sia a livello paesaggistico e naturalistico, ma soprattutto per la presenza sulla sua sommità di uno straordinario quanto poco accessibile monastero di origine cristiana costruito nel 588 e divenuto patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO nel 1996.

Il luogo non è oggetto di moltissime visite da parte dei turisti, scoraggiati dalla sua remota e sperduta posizione, ma anche da numerose restrizioni da parte del governo irlandese: solo 10 imbarcazioni hanno il permesso di salpare dalle coste del Kerry, con un massimo di 12 persone a bordo e soltanto una volta al giorno. Ne deriva che il posto è preservato in maniera eccellente.

L'interno del monastero, spartano fino all'eccesso, è un'immagine palese dell'ascetismo e della vita rigorosa praticata dai monaci del primo Cristianesimo irlandese. I monaci vivevano in piccole celle circolari (clochans) fatte di pietra viva asciutta incastrata, costruiti praticamente sulla sommità di scogliere a picco sul mare alte circa 60 metri. Il monastero è accessibile da un'impervia scalinata scavata nella roccia e presenta accanto un'antica High Cross.

Il monastero sopravvisse a una razzia vichinga nell'823, con una successiva espansione culminata con la costruzione della cappella centrale all'inizio del primo millennio. Fu abbandonato un secolo dopo circa dall'ultima espansione e riscoperto nel XVI secolo per pellegrinaggi annuali, ma senza residenti fissi. Nel 1826 fu costruito un faro e nel 1986 furono intrapresi dei lavori di restauro per aprire il luogo ai turisti.

Recentemente, tuttavia, l'accesso ai turisti è stato sempre più limitato per cercare di conservare al meglio questo luogo eccezionale e unico al mondo: in particolare ciò che desta più preoccupazione è la particolare scalinata, da un lato non particolarmente sicura per le persone, dall'altro in pericolo di degradazione se percorsa da troppa gente.

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