mercoledì 24 agosto 2011

...parlare di Chiara e Francesco...

a San Damiano si crepava dal caldo...dappertutto si crepa solo in cima al Subasio, sta mattina, un bel freschino snebbiava il cuore e il cervello...è incredibile come il caldo possa azzerare tutto! Ieri me ne andavo in giro per un Assisi dalle pietre rosa che ributtavano caldo come forni aperti dicendomi: "Nada, Nada" quasi un esperienza mistica alla San Giovanni della Croce, scherzo, il mio nada era svuotamento di cervello e di energie.
Dicevo, a San Damiano si crepava ma, gentilmente, ci è stata data una sala dove una parvenza di frescura se ne è subito andata via visto che il calore umano di 50 persone ha saturato l'aria in un niente. Don Nicola mi ha presentato ai suoi ragazzi in un modo che mi ha commosso perchè ha detto che ho fatto divenire vita mia la conscenza libresca di questi due "Amici" e che questo rende vivo il mio raccontare di loro...e questo è per me un grande complimento. Avrei sperato di poter fare domande ma, erano tanti, e anche il loro di cervello era bollito...ho parlato di Chiara e di Francesco, della loro amicizia, del loro amore alto, sublime, delle due fiamme gemelle inscindibili...come li capisco io, sfrondando il tutto delle melensaggini da film in cui solo la Cavani non è caduta...ho lanciato loro quanche provocazione, qualche domanda che sul momento non poteva avere risposta...poi se ne sono stati un'oretta a pensarci su ed ora don Nicola sta dicendo lì per loro la messa...li rivedrò fra due giorni e si parlerà dei due temi centrali della Porziuncola: la fraternità e la morte....speriamo che non faccia così caldo e che possa più interagire con loro perchè non mi piace parlare da sola...ma ascoltavano, questo sì, ed erano pure interessati poi...quello che dovrà rimanere rimane...forse solo una parola, uno spunto, la voglia di cercare per conto proprio, ed è quello che basta...io non ho verità da contrabbandare!
Sta mattina a Santa Maria, per una mezzoretta, ho incontarto una coppia speciale di pellegrini udinesi, lui 76 anni, lei qualcuno di meno, bravissimi pellegrini arrivati dalla Verna...con questo caldo! Tanto cari questi Augusto e Giuseppina che festeggiano così i loro 45 anni di matrimonio!
Li ho pregati di scrivere una loro testimonianza da mettere sul sito e credo proprio che lo faranno, profondi pellegrini, commoventi così, insieme, sul cammino! Hanno incontrato altri camminando e così, mi hanno detto, sono partiti in 2 e arrivati in 5 e stavano tanto bene insieme...questo è il Cammino, questa è la Strada!
Riporto qui una frase sulla "Strada e Francesco" da un libricino molto bello che mi è stato donato scritto da un frate francescano, Virgilio Maurizi, il libro si intitola "Come lui" ed è pubblicato da: Città aperta edizioni, libricino che si legge di un fiato, molto ben scritto in prima persona come se fosse Francesco che racconta...

"La strada è per eccellenza il luogo dove si passa, non dove si sta. Sulla strada hai riferimenti mutevoli. Chi decide di prendere per abitazione la strada lo fa perché si abbandona alla deriva oppure perché dispone di un sicuro ancoraggio interiore...
...Giorno dopo giorno mi accorsi come tutto diventava dono gratuito, per il quale dovevo solo ringraziare: il sole, le nuvole e l'erba dei campi, il pane profumato e l'acqua pura, i fiori e l'uomo.
...La strada era il luogo della mia avventura. Non ne avevo altri. Sulla strada avrei potuto imbattermi inn ogni cosa: la sicurezza e il pericolo, l'accoglienza e l'esclusione, la serenità e il dolore...La mia vita non dipendeva più da me. Si era trasformata in un continuo inatteso incontro."



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