mercoledì 16 novembre 2011

Che magnifico viaggio! La tappa laziale

























































































inforcata la "somarella"..via verso i somarelli e il dolcissimo Raffaele che li chiama i "suoi ragazzi"...il paesaggio cambia l'orizzonte si allarga per poi ritornare collinare verso Ferentino dove abitano gli amici. Raffaele mi aspetta per condurmi alla sua casetta "Piccolina in Canadà" essenziale, tutta di legno su palafitte e ruote: "Così se mi và di andarmene la smonto e la ricostruisco in un altro luogo..." dice Raffaele. nelle foto vedete: Prima il mitico somarello pellegrino Bigio, poi lui con l'altro maschio che non ricordo come si chiami) e quindi Carmela (che pare un muletto) e il figlio di Bigio Camillo...delizioso!; poi la chiesa di Sant'Antonio Abate dove fu sepolto Celestino V per un poco prima di trasferire le sue spoglie definitivamente all'Aquila (ah Raffaele, che vedete nella foto, e Bigio tutti gli anni camminano da Ferentino all'Aquila per la Perdonanza!); poi Anagni e la sua cattedrale; la cella di Celestino a Fumone (poi vi dirò); la sua tomba a Ferentino; il chiostro e la chiesa dell'Abbazia di Casamari; e la splendida Certosa di Trisulti.



Perchè, dopo aver fatto visita ai somarelli, Gina sta per partorire e si attende il somarino...io, se è maschio, ho proposto di chiamarlo Tobia (vi immaginate Raffaele e Tobia che camminano insieme?!) ma Raffaele spera in una femminuccia. Dicevo, siamo partiti per una "cavalcata ciociara" fantastica vedendo luoghi splendidi...la cosa più divertente è stata "La fuga di Fumone" che vi devo raccontare...ci ervamo arrivati all'ora di pranzo ma il castello, che è privato, era chiuso, l'orario diceva che chiudeva alle 19 per cui abbiamo pensato di tornarci dopo ...la cavalcata...sono le 18 e siamo di nuovo lì, suoniamo e un signore indiano che avevamo già visto alle 12 ci apre e accende le luci delle sale dicendoci, sono 7 euro e poi...sparisce. Iniziamo il giro, le luci sono sommesse e l'aspetto è tetro e polveroso. Una saletta contiene reliquie di ogni sorta...ossicini vari, poi c'è una specie di cappella e la stanzetta grande come una persona sdraiata dove il povero Celestino è morto di morte naturale...o assassinato, visto l'aspetto del luogo propendo per la seconda versione! In un'altra stanza c'è un pozzo dove, dopo averne goduto, i castellani buttavano giù le ex vergini e, in un'altra, un bimbetto imbalsamato in una teca...lo avevano avvelenato per questioni di eredità...mi sta montando l'angoscia, ho l'impressione fisica di vedere colare sangue sui gradini...dico a Raffaele: "Qui non ci dormirei manco se mi pagassero oro...andiamo via, io non ne posso più" Si sentono delle voci, qualcuno c'è, ma forse sono da fuori, urliamo: "C'è nessunoooo!" nessuna risposta, il biglietto non lo abbiamo ancora pagato e pensiamo che qualcuno si faccia vivo, vuoi vedere che l'indiano non è vivo?!...Giriamo su e giù e poi vedo un pulsante, ci spingo sopra e la porta fa clic: "Raffaele usciamoooo io non voglio stare qui un minuto di più..." Così scappiamo, a nome di Celestino V che non potè fuggire, sono corsa giù per le stradette di Fumone (il biglietto ha un costo indegno e non mi pento di non averlo pagato)...la sera i cari amici Venanzio e Andrea, con cui mangiamo una gioiosa pizza, mi raccontano che ci sono tante storie di infestazioni di spiriti in quel castello...uno di questi sarebbe la mamma del morticino...brrrr che paura! Di quanto sangue innocente sono intrise quelle mura!



E' poi per quello che il giorno dopo sono stata molto contenta di vedere la stanza dove il Bonifacio è stato schiaffeggiata, oltretutto nella "Città dei Papi", nella casa dei Caeltani dove sarebbe avvenuto lo schiaffo, nel foglietto che ti danno per spiegare il luogo e la vita di Bonifacio non si nomina nemmeno Celestino! Che poi lo schiaffo lo abbia dato un fetentissimo sicario di quel Filippo il Bello che ha annientato i poveri Templari è un'altra storia...ma quello schiaffo continua a piacermi comunque!



Lo so che pare strano che io me la pigli tanto per fatti di 800 anni fa ma non è lo stesso ora?! Non è il potere che uccide?! Non è la Chiesa come potere che si è dimenticata Cristo e i poveri cristi? Non sono i "Celestini" che rinunciano al potere in nome di Cristo i maestri da seguire?!...



Poi vi dirò i "Fatti assisani" che mi hanno accolto al ritorno, ora sono troppo presa, troppo inc..., per scrivere...lo farò domani, questo è l'ultimo post di un bellissimo viaggio, nella bellissima Italia, dove esistono bellissime persone...senza potere e qualcuna che della Chiesa fa parte che, eroicamente, continua a lavorarci dentro, un maestro da seguire!












































































































































































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