venerdì 9 marzo 2012

Il triplo di Lucio...da non perdere!!

doveva arrivare...l'ho prenotato e il negoziante mi aveva detto: "Glielo tengo da parte ma ne arrivano tanti" Oggi, un'ora fa, sono andata a ritirarlo e lì, nel negozio, c'eravamo io e un'altra signora...improbabile, nel senso che il primo pensiero è stato: "Ma vah a sta tipa da sacrestia piace Dalla?!" Ed invece lei parlava con conoscenza dei vari pezzi...beh decisamente Lucio piaceva, piace, in modo trasversale...pare che l'avesse ordinato anche la Diocesi (ma vah?!) ma siamo arrivate prima noi due...e ne erano arrivati solo due (ah ah il vescovo deve aspettare!) E' stupendo, ci sono tutte, ma proprio tutte le migliori canzoni di Lucio e poi, dentro c'è un piccolo libretto tutto pieno di lune e di piccoli scritti suoi e spero che non me ne vogliano se trascrivo qui uno di questi scritti...per farvi venire la voglia di correre al negozio di dischi e..."portarvi via Lucio."
Ma prima devo raccontarvi una cosa, l'altro giorno in un mio post ho scritto: "Io credo più alle cose che non vedo che a quello che vedo..." Il giorno dopo ascoltavo la Tv...tipo caminetto, lavorando per casa, quando qualcuno ha detto: Lucio Dalla diceva: "Io credo più alle cose che non vedo che a quelle che vedo..." e un brivido mi è andato giù per la schiena...piccola Dio-incidenza? In fondo non è una frase "così originale" ma per me è stato un momento da capogiro che mi ha spiegato la vicinanza incredibile che sento più che mai con lui...anzi, veramente ora, solo ora, più che mai.
Il triplo CD si intitola "Lucio Dalla 12000 lune" e l'immagine che vedete è la copertina...bello questo quasi Van Gogh bolognese, con quel "suo ultimo San Petronio" e il mare...
la frase che è quasi un testamento è:
"Ho cambiato tante case fino ad oggi ma non ce n'è stata una che non avesse una finestra, uno straccio di cielo qualunque che si affacciasse sui tetti delle città dove ho abitato e da dove ascoltavo, controllavo, cercavo i battiti del vostro cuore, i vostri respiri, le vostre bestemmie, il rumore dei vostri sogni, i misteriosi piccoli delitti quotidiani e le miracolose nascite che tutti i giorni Dio ci manda e che avvengono sotto i cieli di tutti i paesi e delle città nelle notti coperte di stelle.
E' da lì che sono cadute parole e suoni lontani di sassofoni ammaccati che mi arrivavano dal meraviglioso inganno dell'amore che non finisce mai o la sensualità degli incontri più belli, quelli sognati, quelli dove non ci si lascia più, dove non si muore o morire è soltanto sparire come sotto una dolce, silenziosa nevicata. (che meraviglia!)
E'da questo squarcio di cielo e di cuore che vi ascolterò anche quando nessuno mi vorrà ascoltare, che vi cercherò ancora se non mi verrete più a cercare. E' da lì in alto, fino a quando ci sarà una finestra, che il mio cuore continuerà a cantare."
Grazie, grazie Lucio sei così vicino da sentirti dentro di me perchè...queste parole in qualche modo le avrei potute scrivere io...che non compongo musica ma che...ho cambiato tante case, una famiglia vera e propria non ce l'ho, avrei bisogno di carezze anch'io, sono una gatta senza padrone... e ho ascoltato...e ascolto

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