domenica 6 gennaio 2013

da che parte inizio a raccontare della Sardegna?

e sì perchè questo è stato un viaggio speciale dalle tantissime sfaccettature e non so da dove iniziare...anche perchè la connessione sta mattina è pessima ed è veramente ore che tento di mettere foto sul blog e non ci riesco così mi è riuscito solo per due: i "figli della crisi" accampati fuori dalla Regione Sardegna a Cagliari, che io ed Oreste (avevo scritto Oriano...mai riuscirò a non confondere i nomi di questi due cari amici!) siamo andati a salutare appena arrivati a Cagliari e il nostro gruppo di fronte la bellissima sede dell'"Associazione Pozzo Sella" ad Iglesias, ma conto di aggiungere ad ogni post foto quando la connessione sarà migliore.
Tante sfaccettature o meglio, visto che parleremo di miniere e minerali, inclusioni, pezzi di roccia della terra più antica d'Italia dove si mescolano spiagge e scogliere meravigliose frammiste a miniere abbandonate, storie umane belle e dolorose, speranze e lotte, umanità calda e generosa il tutto in un "conglomerato" di bellezza.
Non racconterò a "diario", giorno per giorno, mi vengono di più dei flash, dei ricordi e dei pensieri avvolti da un grande GRAZIE per questa splendida esperienza. E allora inizio da qui, dal GRAZIE prima di tutto a "cip e ciop", il geologo e il forestale, le due carissime persone che hanno organizzato questo "Cammino- esperienza": Giampiero Pinna e Franco Saba che si sono alternati a guidarci assieme ai fantastici minatori (ex ma minatori per sempre) e a Gianni guida CAI, amici fra loro, impegnati fattivamente a lanciare questo "Cammino di Santa Barbara" facendocene conoscere una fettina come meglio non avrebbero potuto. Inizio da qui perchè le immagini, i profumi, il vento di maestrale dei luoghi possono sparire più facilmente dalla memoria ma, come sanno tutti i pellegrini, gli incontri umani restano e sedimentano nel cuore. Parlerò più diffusamente delle loro storie in un altro post, qui voglio solo ringraziarli perchè so cosa vuole dire cercare di fare di tutto perchè le persone ricevano il meglio, so della fatica e anche del pretendere da sé stessi il massimo e magari pensare che si poteva fare di più...NON POTEVATE FARE DI PIU' ve lo assicuro e posso solo dirvi grazie!
Viaggio questo fra bellezza incomparabile...quante volte ho pensato: "Ma che ci andiamo a fare fuori d'Italia quando qui abbiamo il meglio?!" E penso ad un mare spumeggiante su scogliere a picco, a calette solitarie, a faraglioni come sculture dei giganti, a cespugli odorosi, ai fiori della primavera ma in inverno...a tutto ciò che rende questo pezzetto di isola un paradiso...e poi il cuore si tuffa in miniera dove, una come me che ha bisogno di avere sempre il cielo sulla testa, non può neanche concepire di passarci una vita, all'amore di questa gente per un lavoro massacrante, al buio, nella polvere, al caldo umido, nel rumore assordante, nei pericoli a beccarsi malattie ai polmoni rischiando la vita ogni giorno. Penso agli ex minatori di ora e a quelli di poche decine di anni fa, a quelli che "andavano in miniera perchè ti davano le scarpe" così raccontava una figlia di minatori. Penso ad interi paesi di oggi che vivono delle pensioni degli anziani perchè i giovani non trovano lavoro e vivono, gioco forza, alle spalle dei vecchi. Penso ai ragazzi "figli della crisi" orgogliosi della loro Terra che non vogliono lasciare per poter campare, penso "all'oro" che ha l'Italia, a tutta questa storia e bellezza che non sfruttiamo come se avessimo una miniera di diamanti e la riempissimo di immondizia invece di scavarla...
E' facile sembrare retorici parlando di questi luoghi, di questa gente, ma non è retorica è piuttosto rabbia, almeno lo è per me, perchè vorrei che tutti noi italiani fossimo più consapevoli della nostra ricchezza, vorrei che questa bella gente potesse lavorare e campare per la bellezza. Ci stanno provando, questo cammino è una risposta, una proposta. E' a volte arduo su sentieri di tipo alpino, ancora deve poter trovare luoghi di sosta a distanze ragionevoli (molti ci sono già ma è ancora tutto da avviare) ma sarà perfetto per scoprire tutta questa ricchezza di umanità, bellezza e storia. Io spero di poterli aiutare con il mio sito, per farli conoscere ancora di più, loro sono "una squadra" e chi è stato i miniera sa cosa è, poi anche i vari enti politici potranno, se capiscono, aiutarli, ma la loro forza è la squadra come lo era a 500 metri nel cuore della Terra.
da continuare...
ps le foto aggiunte sono
1 La chiesa di Santa Barbara al villaggio minerario di Monteponi, il vecchio parroco e Giampiero
2 L'altare sul blocco di minerali e il casco vestito da Giovanni Paolo II quando visitò la miniera...lui era stato minatore.
3 e 4 Il messaggio degli operai che si sono chiusi nella minera...e loro dietro il loro muro. Veramente stringe il cuore vederli con il passamontagna, non potersi mostrarsi solo perchè si chiede lavoro! La loro fabbrica ha smantellato i macchinari e i proprietari se ne sono andati, a loro, ora, è stato proposto 2 anni di cassa integrazione e loro non vorrebbero accettare, si sono chiusi lì per dire questo, vogliono solo lavorare ma c'è un grosso problema...loro "almeno" possono avere 2 anni di quasi paga mentre tantissimi non hanno nemmeno questo e temono di dover accettare...è orribile soffrire così per un diritto costituzionale!

Nessun commento: