venerdì 12 luglio 2013

Modigliani...un amore adolescenziale

Mi sono imbattuta in questo splendido video per caso, in un sito pellegrino, ed è strano perchè proprio ieri per "arricchire" la mia pagina di Facebook con i personaggi che sono importanti nella mia vita, fra tanti, ho messo Modigliani. Lo devo a mia mamma che, romanticissima, aveva questo senso dell'"Amore e morte" ed amava "gli artisti maledetti", gli incompresi geni da amare in una soffitta fredda piena sola di arte di passione e che poi si facevano pure fuori non resistendo alla pressione di una società che andava in altra direzione. Lei ci sognava...ed io pure. Nessuna delle due amava la mediocrità. Lei veniva da una noiosa famiglia piccolo-borghese e, in un epoca di capelli impomatati e di trionfalismo fascista, si era innamorata di un tipo geniale, povero e spettinato, ricco solo di ideali, anti fascista con grandi paure relative a questo della famiglia noiosa. Non era facile stare dietro a mio papà, non era comodo, e anche quando dopo la guerra si era fatto una posizione, non economica, ma istituzionale e di grande rispetto da parte di tantissima gente...mio papà non era una persona facile a cui stare accanto, e poi si portava dentro il dolore sommerso della morte della mamma alla sua nascita, quella sorta di orribile senso di colpa: "Ho ucciso mia madre" che, forse, lo portò poi a morire giovanissimo a soli 39 anni. Ma mia mamma restava la romantica che amava gli artisti, i creativi incompresi, gli idealisti senza un soldo in saccoccia...come avrei io potuto adattarmi ad un "geometra con mutuo" (scusatemi geometri che mi leggete, non ce l'ho con voi questa è un'espressione coniata da lei e me per dire: "Una vita calma e regolata...una vita piccina" avete tutto il diritto di chiamarmi snob, in questo lo sono...ma, del resto, come potrei amare Francesco se "mi piacessero...i mutui" ?! Così, a 18 anni, nel mio primo viaggio all'estero, arrivai a Parigi...pellegrinaggio sui luoghi di mio papà e della Bohème...degli artisti che io e lei amavamo. Fu il 17 ottobre che andai al cimitero di Pere Lachese dove i grandi riposano, avevo un mazzo di fiori in mano...perchè ricordo la data? Perchè, quel giorno era la data di morte di Chopin che è anche lui sepolto lì e così, mezzo mazzo lo misi sulla sua tomba molto romantica con la statua della musa della musica che lascia cadere la lira e, l'altra metà era per Amedeo Modigliani...fu difficile trovare la sua tomba molto più modesta nella zona ebraica del cimitero, ci misi tantissimo e gli amici che erano con me si stufarono pure ma poi la trovai...Nella tomba sua anche la moglie che si era gettata dalla finestra il giorno dopo la morte di Modì... C'è chi si meraviglia che facendo il test dell'Eneagramma salti fuori che io sono un numero 4...il romantico melancolico, assieme ad altri numeri che paiono più corrispondere a come sono...ma in me c'è e pure tanto...ciao bellissimo maledetto Modì!

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