giovedì 7 novembre 2013

Chiara d'Assisi di Dacia Maraini

Ho scoperto questo libro girellando per Venezia meno di un mese fa, ne ho comperato due copie: una per me e una per Manuela la mia ospite, così, a scatola chiusa perchè attirata inesorabilmente dalla quarta di copertina che riporto qui:

È la storia di un incontro, questo libro intimo e provocatorio: tra una grande scrittrice che ha fatto della parola il proprio strumento per raccontare la realtà e una donna intelligente e volitiva a cui la parola è stata negata. Non potrebbero essere più diverse, Dacia Maraini e Chiara di Assisi, la santa che nella grande Storia scritta dagli uomini ha sempre vissuto all’ombra di Francesco. Eppure sono indissolubilmente legate dal bisogno di esprimere sempre la propria voce. Chiara ha dodici anni appena quando vede “il matto” di Assisi spogliarsi davanti al vescovo e alla città. È bella, nobile e destinata a un ottimo matrimonio, ma quel giorno la sua vita si accende del fuoco della chiamata: seguirà lo scandaloso trentenne dalle orecchie a sventola e si ritirerà dal mondo per abbracciare, nella solitudine di un’esistenza quasi carceraria, la povertà e la libertà di non possedere. Sta tutta qui la disobbedienza di Chiara, in questo strappo creativo alle convenzioni di un’epoca declinata al maschile. Perché, ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee. In questo racconto, che a volte si fa scontro appassionato, segnato da sogni e continue domande, Dacia Maraini traccia per noi il ritratto vivido di una Chiara che prima è donna, poi santa dal corpo tormentato ma felice: una creatura che ha saputo dare vita a un linguaggio rivoluzionario e superare le regole del suo tempo per seguirne una, la sua.

Solo da due giorni lo sto leggendo e non riesco a metterlo giù....e, come la Maraini, mi sveglio di notte e leggo, mi sveglio la mattina e...leggo...perchè è un gran bel libro...anche alla Maraini piace tanto la Frugoni (c'era da dubitarlo?!) ma vi aggiunge un'analisi psicologica molto profonda...è inutile, l'ho sempre detto, di una donna deve scrivere una donna salvo rarissime eccezioni e di Chiara si sa sempre quello che ne hanno detto gli uomini o le filo versione maschile...con quella storia infinita della "Pianticella" all'ombra del grande uomo...come dico sempre lei era un "quercione" nata pianticella e divenuta un grande e possente albero.
Vi consiglio questo libro e....non dormirete nemmeno voi!


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